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Binomio vita-forma

  • Immagine del redattore: Federica D'Isita
    Federica D'Isita
  • 17 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Foto di pinterest
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Questa mattina mi sono svegliata con un peso sul petto. Ti ho sognato, di nuovo. Era da anni che non succedeva. I sogni con te sono sempre tutti uguali: tu che torni, io che desisto e alla fine cedo. Non importa il tempo o il luogo.

È un sogno sempre identico a se stesso. Cambia forma ma non sostanza.

Io so che cos’è questa sensazione che mi opprime lo sterno.

So cosa vuol dire, la conosco fin troppo bene.

È la voglia di riavere indietro qualcuno che non ci appartiene più.

È il desiderio vano di rivolere tutto come era prima, anche se non ce lo ricordiamo.

È la convinzione che qualcuno ci abbia derubati di una cosa che prima ci apparteneva ma che ora non abbiamo più: l’amore.

Per me sei diventato un incubo. Ti sei trasformato in un fantasma che mi tormenta. Lo fai perchè hai assunto la forma di tutte le mie più grandi paure messe insieme: la paura di non saper più amare qualcuno, il timore di essere abbandonata, il non vivere abbastanza, l’idea di perdere tempo.

Una volta mi hai detto saccente: “vedremo a fine vita chi ha vissuto di più” come a dire “vedremo chi di noi due sarà più felice”.

Questa frase mi terrorizza. Perchè dentro di me, nella parte più remota della mia anima non saprei cosa rispondere. Perchè ogni giorno lavoro tanto e sacrifico molto per qualcosa di più grande. Perchè il mio senso del dovere a volte si fa dirompente. Perchè so di essere formica e mai cicala.

Vorrei tanto essere come la cicala di quella storia, ricordi?

Se mi vedessi ora mi guarderesti con occhi inquisitori come a dire “Federì tu della vita non ci hai capito proprio nulla. Perchè la vita, quella vera, non è sui libri ma fuori. Non conta il lavoro che fai ma come ti senti quando chiudi gli occhi prima di addormentarti, non è nella normalità ma in ció che ti fa battere il cuore e ti fa sentire vivo”.

Io di contro vorrei urlare che la vita non è un viaggio solo andata ma è fatta anche di responsabilità. Che a volersi perdere prima o poi si finisce che ti perdi davvero. Che fuggire a tutti i costi non serve a nulla perchè poi quando è ora di tornare ti senti più vuoto che mai. Che la vita non va sempre vissuta a 1000 perchè poi appena si vive a 1, e succede, ti senti la terra franare sotto i piedi. Che avere un obiettivo nella vita non è da sfigati perchè ognuno di noi ha un compito nobile da perseguire su questa terra. E soprattutto che non importa dove tu sia, conta quanto bene fai, a te stesso e agli altri.

Perchè essere egoisti è sempre la via più facile, pensare solo a se stessi e mollare tutto è diventato così di moda oggi (che belle vite esileranti che avete sui social).

Ma chi mi dice che quella è vita vera? Chi mi assicura che “il dolce far niente” non sia in realtà una tremenda rottura di cazzo? Chi mi assicura che preoccupandomi solo del presente e non del futuro io realizzi veramente i miei sogni?

Non so se quella che vivo è felicità. A volte sì, a volte no. Ma io sono onesta. Non ho paura di dire che la vita a volte fa davvero cagare perchè ci sono cose che ci mettono a dura prova e che non possiamo ignorare.

Dunque mi accetto e ti accetto, qualunque persona tu sia adesso.

Ma non comparire più nei miei sogni per dirmi cosa devo o non devo fare e non provare nemmeno a dirmi cosa sia o non sia la felicità.

Perchè tu quella parola non sai neanche cosa significa.







A chi si sente formica.

 
 
 

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